- AI (Automatic Index): designa la seconda serie di obiettivi manual
focus per le fotocamere reflex introdotto da Nikon nel 1977. Esso fa in
modo che l'obiettivo comunichi alla fotocamera la sua massima apertura.
Le caratteristiche che permettono di identificare un'ottica AI sono:
° flangia di accoppiamento della ghiera dei diaframmi sulla parte esterna del bocchettone;
°
doppia scala dei diaframmi, sulla ghiera e sul bocchettone, per
consentire la lettura degli stessi attraverso una finestrella del
pentaprisma e quindi attraverso il mirino;
° presenza di una flangia sul bocchettone interno per la trasmissione della massima apertura del diaframma.
- AI-S (Automatic Indexing Shutter priority): è un aggiornamento
della serie AI introdotto nel 1981. Meccanicamente e otticamente uguali a
quelli della serie precedente, gli AI-S hanno la particolarità di poter
comunicare alla fotocamera, mediante una flangia, anche la loro
lunghezza focale.
Le caratteristiche che permettono di distinguere un AI-S dai precedenti sono le seguenti:
° presenza di una tacca che permette la linearizzazione del diaframma;
° il numero del diaframma più piccolo indicato in arancione, il penultimo disponibile in blu e quello centrale in giallo.
- AF (Autofocus): è un obiettivo con messa a fuoco automatica,
ottenuta attraverso lo sfruttamento del motore interno della fotocamera
che muove il blocco di lenti della messa a fuoco grazie ad un innesto
posto sul bocchetto che trasmette il moto della macchina all'obiettivo.
Questi obiettivi sono caratterizzati da:
° almeno 5 contatti elettrici sull'attacco dell'ottica
° CPU interna
Una serie successiva di AF ha dotato l'obiettivo di motore interno per il movimento di messa a fuoco (AF-I - Autofocus Internal)
- ED (Extralow Dispersion): obiettivi con vetri ottici speciali a
dispersione extrabassa. Questi vetri speciali riducono le aberrazioni e
migliorano la nitidezza degli obiettivi.
- IF (Internal Focus): la messa a fuoco avviene mediante spostamenti
di gruppi ottici interni anziché con lo spostamento verso l'esterno (fa
in modo che la lente frontale non ruoti durante la messa a fuoco). Ciò
permette due vantaggi: velocità di messa a fuoco mantenendo sempre
costante la lunghezza dell'obiettivo.
- RF (Rear Focusing): in questi obiettivi la messa a fuoco è
ottenuta mediante il movimento del gruppo ottico posteriore. Sono
solitamente più piccoli e leggeri permettendo anche una più rapida messa
a fuoco.
- DX: lenti progettate espressamente per il formato digitale Nikon
Dx, che misura circa 16x24mm contro il 24x36mm delle pellicole;

- VR (Vibration Reduction): sistema di riduzione delle
vibrazioni. È un complesso di servodispositivi e di sensori che
spostano i gruppi ottici in senso reale in modo da compensare le
vibrazioni indesiderate dell'ottica generate dall'operatore o da eventi
casuali. Questi dispositivi permettono di ottenere foto nitide anche con
tempi più lenti di due o tre stop rispetto alla regola dell'inverso
focale.

- D (Distance): indica la seconda serie di obiettivi autofocus. Si
tratta di obiettivi migliorati sia dal punto di vista meccanico che di
trattamento superficiale antiriflesso. l'obiettivo comunica
all'elettronica di controllo della fotocamera la distanza di messa a
fuoco dal soggetto principale.
- G: indica che l'apertura dell'obiettivo è controllata dal corpo
macchina. Ha le stesse caratteristiche degli obiettivi D, ma non ha la
ghiera del diaframma.
-
ASP (Aspherical Lens element): indica la presenza di lenti molate in
modo da avere un profilo asferico. Lo scopo è quello di ridurre le
aberrazioni introdotte dagli elementi sferici negli schemi ottici.
- Micro: indica che l'obiettivo consente la macrofotografia, ovvero la ripresa di piccoli soggetti da distanze ravvicinate.
- II: indica l'aggiornamento ad una nuova versione di tutta l'ottica.
Fonti:
www.emmeeffe.org/mf/tecnica/sigle_nikkor/index.html
www.nikonclub.it/forum/lofiversion/index.php/t110347.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Nikkor